La felicità non può essere posseduta, guadagnata, posseduta o consumata. La felicità è l’esperienza spirituale di vivere ogni minuto con amore, grazia e gratitudine
Il momento presente è il modo migliore per connettersi con se stessi.
Il più grande mistero dell’esistenza è l’esistenza stessa
Chiederci della nostra esistenza è, senza dubbio, una delle domande esistenziali più frequenti.
La vita ti dà un sacco di tempo per fare ciò che vuoi se rimani nel momento presente
Vivere nel qui e ora è la chiave della felicità, come ci ricorda Deepak Chopra.
Tieni i piedi per terra, ma lascia che il tuo cuore salga più in alto che puoi
Ciò che siamo stati è esattamente ciò che abbiamo voluto essere in quel momento … giusto o sbagliato che si sia rivelato… ciò che siamo oggi è semplicemente il risultato di quella scelta …
A volte ci troviamo a effettuare alcuni percorsi, a compiere determinate scelte che ci conducono verso direzioni spesso inaspettate, o quanto meno non previste quando abbiamo maturato quella che credevamo essere la decisione migliore; in altri casi al contrario, pur avendo avuto la certezza a breve termine di aver intrapreso la strada perfetta, quella che ci stava conducendo esattamente dove volevamo andare, ci è capitato di trovarci all’interno di una realtà che solo in un secondo momento abbiamo realizzato non essere tanto appagante come avevamo immaginato e sognato. Dunque cominciamo a pensare che tutto sia affidato alla casualità o al destino che a volte è favorevole mentre altre si diverte a metterci i bastoni tra le ruote o a non indirizzarci verso l’epilogo sperato. In quei casi ci sentiamo quasi vittime delle circostanze, tronchi nella corrente della vita che sembra non voler mai andare nella direzione auspicata, e persino quando le cose volgono al meglio ci sentiamo privati dell’autodeterminazione di programmare e pianificare con certezza il futuro più prossimo.
Perché niente sembra andare come avevamo previsto?
Come mai pur essendo inizialmente convinti di aver preso la decisione migliore, ci troviamo inevitabilmente a fare i conti con l’evidenza che probabilmente la scelta era invece sbagliata?
Cosa dobbiamo fare dunque, cambiare in base agli eventi oppure accettare la certezza di non essere in grado di avere la lungimiranza necessaria per prendere la decisione migliore per noi?
Il fatto stesso di trovarci a fare i conti con un passato che si è evoluto in maniera completamente differente da quanto auspicato, mostrando una profonda consapevolezza e capacità di analisi, ci mette davanti a un importante bivio, quello tra il continuare a sentirci trasportati da circostanze non controllabili oppure quello della consapevolezza che ogni scelta compiuta in realtà sia stata il frutto di qualcosa che desideravamo nel momento in cui abbiamo mosso il primo passo verso quell’obiettivo. Considerando ciascun passaggio come un gradino verso la crescita e la naturale evoluzione degli individui che vogliamo diventare, saremo più coscienti che ogni avvenimento, anche quello apparentemente più ostacolato o avverso nei confronti di ciò che avevamo scelto, rappresenta semplicemente il principio di causa ed effetto da cui poi si aprono nuove opportunità, nuove scelte e nuovi stimoli di crescita. Se riusciamo a osservare serenamente il nostro recente passato possiamo assolverci dal senso di colpa verso noi stessi per aver commesso quegli errori che ci hanno portati a sentirci delusi e disillusi per non aver raggiunto il risultato o per esserci sentiti insoddisfatti non appena raggiunto, riflettendo che forse non era poi tanto importante perseguirlo; ammettere che molto probabilmente, come è normale che sia, durante il percorso di crescita cambiamo noi tanto quanto si modificano le esigenze che di volta in volta ci guidano, ci condurrà a una valutazione molto più equilibrata di quella strada intrapresa e che solo a posteriori ci appare sbagliata.
Ed è esattamente in virtù di quelli che consideriamo errori che lentamente, passo dopo passo, ci siamo diretti verso una maggiore capacità di analisi di noi, delle circostanze, persino di quegli errori che ci hanno spinti verso direzioni persino opposte a quelle ipotizzate e che si sono rivelate più affini alla nostra inclinazione, inducendoci così a superare il momento della delusione per accogliere quell’inatteso grazie al quale riusciamo a considerare tutto da un punto di vista diverso. Lo stesso che ci consente di osservarci allo specchio e apprezzare alcuni lati di noi, pur sapendo che dobbiamo incontrare ancora altri ostacoli e opposizioni per riuscire a migliorare altre parti della nostra sfaccettata personalità, per evolvere e porci ancora una volta in posizione di osservazione verso gli accadimenti precedenti con la gratitudine di averci condotti esattamente dove volevamo trovarci.
Lo stesso che ci permettere di smettere di avere rimpianti o rimorsi per ciò che avremmo potuto fare o ciò che abbiamo erroneamente fatto, poiché è solo grazie a quel percorso accidentato che siamo diventati le persone di oggi.
Con questa riflessione spero di averti aiutata ad accettare tutto e a essere grata per quello che sei così come sei perché sei una meravigliosa anima e ora puoi unicamente continuare a lavorare in un percorso di crescita evolutiva per lavorare su di te in questo momento onde continuare ad amarti. LMDP