Un aiuto che va al cuore
Nelle professioni di aiuto ci si aspetta che il terapeuta abbia il compito attivo di guidare il cliente e il cliente quello passivo di lasciarsi guidare. E gli stessi clienti, il più delle volte, si aspettano proprio questo.
Nella maggior parte dei casi, coloro che svolgono la funzione di aiutanti ci cascano – io faccio parte di questa categoria, perchè tante volte ci sono cascato; spesso ho infatti pensato che il mio compito fosse quello di aiutare il cliente a cambiare.
In realtà, solo lo spirito, la forza creativa, può svolgere questa funzione di aiuto. Nessuno è escluso da questo spirito, da questo potere, tanto da dover dipendere da un aiuto esterno.
Quando possiamo contare solo su noi stessi, senza interventi esterni, entriamo in contatto con il vero potere che sa di cosa abbiamo veramente bisogno.
Guardandomi indietro, vedo che per me non ci sono state strade sbagliate, anche se talvolta ho pensato di aver sbagliato provando a dare il mio aiuto, tentativo vano destinato a fallire. Davanti a questo potere superiore non c’è né colpevole né innocente, né giusto né sbagliato. Osservando le cose da un punto di vista più ampio, ci si accorge che tutto è al suo posto… e aiuta.
Questo è il modo con cui io procedo: mi fido di questo potere. Questa è la strada che percorro con voi con le costellazioni; in sintonia con questo potere, non cerco mai di anticiparlo, ma mi limito ad attendere che esso si manifesti.
(Bert Hellinger)